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mercoledì 4 aprile 2012

Le donne più affascinanti e belle nell'arte secondo la scelta dei lettori - Sondaggio


Il Sondaggio per l'arte sulla bellezza e il fascino di alcune donne ritratte da celebri pittori del passato attraverso la loro grande arte e il loro spesso inconfondibile stile, fa una piccola sosta dandovi i risultati sin qui avuti (trovate questo sondaggio cliccando sopra in questo articolo oppure nella colonna a destra nel blog). Voglio innanzitutto ringraziare di vero cuore tutti coloro che hanno partecipato sino ad ora al sondaggio, concedendomi un pochino del loro prezioso tempo ed esprimendo poi la loro personale scelta. Ringrazio anche chi ha voluto lasciare o chi lascerà un commento descrittivo sotto l'articolo. Sotto riporto l'esito dei risultati avuti sino a questo momento e di cui cito soltanto (per il momento) le prime tre posizioni delle 30 donne ritratte che sono nel sondaggio. Il Sondaggio resta sempre attivo in modo da avere molti più interessanti dati sulle scelte dei lettori e quindi potete ancora, chi lo desidera votare la sua donna preferita. Spero tanto che sarete molto più numerosi e che condividerete anche con i vostri amici tutto ciò.

Riporto qui sotto l'esito del sondaggio sino ad oggi con le prime tre posizioni (quattro opere).

Dei 112 voti ricevuti fino adesso, troviamo quattro opere che sono il numero 29 con ben 22 voti che sono quasi il doppio della seconda. Al secondo posto troviamo il numero 5 con 12 vostre preferenze, mentre al terzo posto abbiamo un pari merito tra la numero 22 e la numero 24 con 11 voti a testa e soltanto uno di scarto sulla seconda. Quindi abbiamo per il momento ai primi tre posti quattro bellissime opere con ritratti di donne, di cui al primo posto inserita al numero 29 (la vedete su in alto) troviamo un bellissimo ritratto di Madame Barbe de Rimsky-Korsakov realizzata dall'artista tedesco Franz Xaver Winterhalter (1805 – 1873).




l'opera al secondo posto inserita al numero 5 (qui sopra) è un ritratto conosciuto come La favorita dell'artista francese Léon Francois Comerre (1850 – 1916) che era celebre soprattutto per i suoi bellissimi ritratti a donne meravigliose e belle.




L'opera al terzo posto inserita al numero 22 (qui sopra), Giovane donna con margherite è un dipinto realizzato dal celebre artista francese Pierre Auguste Renoir.




L'opera al terzo posto inserita al numero 24 (qui sopra) che ha come titolo originale Helene Sedlmayr end the Schonheitengalerie King Ludwings è stata realizzata dall'artista tedesco Joseph Karl Stieler.

Nella speranza di allietare per un attimo i vostri occhi con delle opere meravigliose sulle donne, vi aspetto con le vostre scelte nel sondaggio e vi saluto cordialmente.

lunedì 26 marzo 2012

Divertiamoci e rilassiamoci con disegni e arte

Cari lettori! No, non sono io questo!
Voi che siete appassionati di disegno o forse dei mitici manga giapponesi, o ancora dei fumetti Bonelliani che almeno per me hanno occupato gran parte del tempo della mia vita da adolescente vi voglio segnalare un sito interessante seguito soprattutto dai più piccoli per le loro ricerche e le loro grandi curiosità. Si chiama Arte semplice e poi (trovate il link nella colonna qui a lato) e si occupa di arte in generale, di umorismo, di cucina e di attualità oltre che anche di manga e della storia del disegno.
Un saluto da Ornybloy

lunedì 16 agosto 2010

Schizzi e disegni di Ornyboy

L'umorismo di Ornyboy
Lo so, quelle che troverete cliccando sopra sono vignette e disegni demenziali ma chi oggi come oggi non è un poco tra "le nuvole"?
Quindi non prendetevela con me ma con i tempi di crisi in cui viviamo grazie anche ai nostri politici!!!

Vignetta su politica italiana

Siamo alle solite con questi Politici italiani.... porcaccia la miseria!!! (cliccate per ingrandire)

Gli Italiani nelle vignette demenziali di Ornyboy

Le Vignette Demenziali di Ornyboy (cliccate per zoomare) e altre le trovate nel blog.

Le vignette demenziali di Ornyboy

Per la serie di Vignette "demenziali", che disegno per scaricarmi un pò di nervi...

venerdì 13 agosto 2010

Disegnamo un albero facilmente

Qui ho voluto mostrarvi qualche esemplare di albero fatto attraverso il disegno.


Per andare a leggere l'articolo completo sugli alberi e l'arte cliccate su questo link e andrete direttamente all'articolo sul mio nuovo sito sempre su questa piattaforma dove sto spostando tutti i miei articoli.
Grazie e scusatemi

Le strambe vignette di Ornyboy

Per la serie "POPOLO ITALIANO" siamo una razza aliena...(clicca per zoomare).

martedì 10 agosto 2010

Arte - I disegni e gli schizzi di Ornyboy


Una Madonnina col Bambino Gesù...

ARTE - I disegni e gli schizzi come passatempo di Ornyboy


La mia passione, oltre ad essere tanto curioso e combina guai è, la gioia che provo quando mi metto a disegnare... quando impugno una semplice matita ed inizio ad impastricciare su un foglio bianco di carta!
Si, schizzo e disegno qualunque oggetto, paesaggio o essere vivente per divertimento della mia anima. Nel mio blog, di tanto in tanto inserirò quualche mio schizzo, magari fatto in un momento di depressione totale della mia esistenza! 
Sopra per esempio, mentre mi chiedevo come poteva reagire il grande genio di Leonardo da Vinci, nell' afforntare questo caldo afoso quasi da inferno, che sta provocando nella mia zona incendi e malori, mi è uscita dalla matita questo disegno...che con il caldo emozionale, ha molto in comune.

Ci sentiamo...

venerdì 30 luglio 2010

A Settembre a Venezia la 67 Mostra Internazionale d' Arte Cinematografica

La bellissima e meravigliosa laguna di Venezia, che è una delle più belle, uniche ed artistiche città del mondo, nei giorni dal 1 al 11 Settembre, si trasformerà nel più grande palcoscenico del mondo, per ospitare la 67 Mostra Internazionale d' Arte Cinematografica 2010.

come al solito, in questi giorni, Venezia si riempirà di un pubblico numeroso, pronto a cercare di cogliere qualche scatto fotografico, o qualche autografo dalle Star internazionali, che sfileranno sulla passerella.

Molti i films in concorso, di cui la giuria, presieduta dal celebre regista Quentin Tarantino, dovrà decidere i migliori.
Alla prossima

domenica 4 luglio 2010

Le bufale nel campo dell' Arte - le teste di Modigliani

Avete sentito parlare della famosa vicenda delle TESTE DI MODIGLIANI trovate in un fosso a Livorno? Ebbene nel 1984, ci fu un bel mistero legato all' Arte ed in particolare ad un nostro grande Artista italiano Amedeo Modigliani, uno dei maestri più conosciuti nel mondo artistico.
Gli strascichi e le conseguenze di quella strana e pasticciata vicenda, rivelatasi poi una grandissima "BUFALA", si sono susseguiti per molti anni, però come dice un mio carissimo Amico, può essere servita (forse), per portare all' attenzione degli addetti ai lavori, (in questo caso coloro che lavorano o agli esperti dell' arte), un grosso problema che può essere quello di assicurarsi con prove e testimonianze indiscutibili, la provenienza e la paternità delle opere d' arte. 
Potete leggere un accenno della vicenda delle Teste di Modì, su  Kigeiblog La bufala delle teste di Modigliani.

Alla prossima

sabato 26 giugno 2010

L' Arte di creare delle bellissime Illusioni ottiche che si animano

Bellissime questi giochi di ILLUSIONI OTTICHE ANIMATE prese da un Video. Gustiamocele insieme perché sono davvero simpatiche e fanno vedere come a volte i nostri occhi possono tradirci facendoci credere fischi per fiaschi! 


incredibili illusioni ottiche animate
Caricato da giotelamon. - Produzioni web indipendenti.

Altro esempio di illusioni ottiche molto simpatiche. Guardiamole con attenzione perché sono davvero fantastiche e spesso geniali.




Illusioni ottiche da urlo
Caricato da TU610. - Divertimento, risate e video pazzeschi in tanti filmati originali

mercoledì 23 giugno 2010

LA DONNA più AFFASCINANTE IN ARTE - Un Sondaggio con le Vostre scelte

La bellezza femminile vista attraverso l'arte e la pittura di grandi e celebri artisti del passato.
A tutti gli appassionati della bellezza femminile vista attraverso il meraviglioso mondo dell'arte e della pittura qui sotto ho voluto proporre un piccolo sondaggio per vedere alla fine chi può essere secondo le scelte fatte da ognuno di noi la DONNA più bella in queste 30 opere d'arte. Queste stupende trenta opere di cui fanno parte anche alcuni celebri e importanti capolavori della pittura raffigurano tutte il ritratto di donne bellissime. Sono donne vere o di fantasia chiederete voi e noi risponderemo che forse, beh sono un poco vere e un poco di fantasia. Questo infatti per il sondaggio non è qualcosa di importante visto che la nostra scelta dovrà essere fatta soprattutto basandoci sulla loro bellezza fisica in generale o, per i loro lineamenti del viso di donna affascinante o ancora perché ha catturato in voi una particolare simpatia grazie a uno sguardo magnetico e bellissimo. Insomma sono trenta opere d'arte meravigliose che aspettano soltanto di essere ammirate e gustate dagli amanti dell'arte perché sono dei dipinti, dei ritratti di donne che sono stati realizzati con amore e con talento dai più grandi artisti del passato.
Non ho voluto mettere ne il titolo ne l'artista di ogni opera per non influenzare magari la scelta con qualche nome altisonante. Alla fine trovate i risultati provvisori (cliccando sul tasto wiew results). Il mio consiglio è di guardarle con un pò di attenzione questi ritratti di donne dipinte perché alcune di loro sono davvero molto affascinanti. Delle bellissime donne capaci anche di folgorare qualcuno con il loro sensuale sguardo come sembra che riescono a fare. Io aspetto nei commenti anche le vostre sensazioni e le emozioni ricevute da queste opere d'arte.
Potete vedere le immagini con cura e in sequenza cliccando su una qualsiasi immagine.
Per i numerosi appassionati ed estimatori del meraviglioso mondo dell'arte vi invito a visitare Arte semplice e poi (per il suo link basta che guardiate qui a destra). Questo è un bel sito tutto dedicato all'arte scritto con parole semplici e facili. Sono termini e parole molto intuitive in modo da essere capite anche dai lettori più piccini. Con Arte semplice e poi collaboro molto inserendo dei miei articoli.

martedì 22 giugno 2010

L’ ARCHITETTURA GOTICA – Un breve viaggio nella storia

Per leggere l'articolo completo sulle Cattedrali e gli elementi gotici cliccate su questo link e andate sul nuovo sito intitolato Appassionatamente con Ornyboy dove troveranno posto tantissimi temi sulle passioni degli italiani. Sono dei Temi come l'umorismo, la politica, l'arte o la cucina tanto per citare i più frequenti. Inoltre per gli amanti dell'arte vi invito a dare un occhiata anche al sito Arte semplice e poi dove io spesso collaboro inserendo dei miei articoli o altro materiale sull'arte, la pittura o la scultura. Per andare su questo sito basta cercare e cliccare sul suo nome che trovate qui nella colonna a destra. Un saluto a tutti



lunedì 14 giugno 2010

La pittrice Marietta Robusti detta la Tintoretta - le donne che hanno fatto grande l' Arte


Per leggere l'articolo relativo alla pittrice italiana Marietta Robusti detta La tintoretta cliccate sul nome per andare direttamente al sito Arte semplice e poi dove ci stiamo trasferendo. Grazie

mercoledì 2 giugno 2010

Architettura nell’ Ottocento – Facciamo un breve viaggio storico

L’ Urbanistica
Nel corso del secolo Ottocento, molte delle città europee verranno sconvolte e trasformate grazie anche a nuove scoperte sia nel campo dell’ edilizia che in quello dell’ architettura, che diventeranno da “semplici cittadine” quali erano, a vere e proprie Metropoli gigantesche grazie ai molti ampliamenti. Due esempi molto famosi di questi cambiamenti, sono sicuramente Londra e Parigi, due veri “giganti” del periodo, di cui i rinnovamenti urbanistici, erano spesso necessari, perché avevano un vertiginoso incremento della popolazione, che dalle campagne si spostava verso i centri abitati, richiamati spesso dalle nascite di grandi industrie e fabbriche, e da una forte economia sempre più in crescita.
Si inizia ad abbattere interi quartieri poveri, per lasciare spazio a nuove strade, e si inizia a erigere nuovi quartieri, o si ampliano quelli esistenti, che hanno le caratteristiche giuste per poter far vivere bene migliaia e migliaia di contadini, che vengono a vivere in città per lavorare in qualche fabbrica nuova, e lasciando i vari campi incolti.
Di solito i quartieri periferici, saranno adibiti ad abitazioni per operai, mentre tutte le classi dirigenti, verranno a risiedere al centro delle città, in case molto moderne per l’ epoca, magari con panorami sui lunghi viali o sulle piazze centrali.
A Parigi per esempio, vasti quartieri di origine medioevale, vengono letteralmente sventrati per permettere la realizzazione dei “Boulevard” (larghi viali), che ancora ai nostri giorni danno alla città un aspetto grandioso e monumentale.

Gli stili storici
Per quanto riguarda lo stile architettonico dei primi anni dell’ Ottocento, in quasi tutti i paesi europei lo stile dominante, è quello che si rifà all’ antichità classica e quindi al Neoclassicismo.
Intorno al 1830 l’ influsso medioevale, inizia ad affiancare quello classico. Il Romanticismo, infatti rivaluta il Medioevo, età in cui hanno avuto origine le nazioni europee (nascita delle lingue nazionali e della letteratura moderna).

L’ architettura romantica, recupera gli aspetti più caratteristici di quella medioevale, in particolare di quella Gotica. In Inghilterra infatti, si avrà origine allo stile “Gothic revival”, che poi si diffonderà in altri paesi dell’ Europa occidentale. Un esempio tipico di questo stile che si ispira al Gotico, è il Palazzo del Parlamento (vedi sotto) eretto a Londra, sulla riva del fiume Tamigi tra il 1840 e il 1870. come una grande Cattedrale Gotica, il Palazzo londinese, ha un evidente sviluppo verticale e presenta la tipica ornamentazione con guglie e pinnacoli, molto presenti nelle costruzioni gotiche.



L’ architettura degli Ingegneri
Oltre agli edifici che ripropongono gli stili del passato, come per esempio il Neoclassico ed il Neogotico, all’ inizio dell’ Ottocento l’ architettura si rinnova anche nel senso di utilizzo di nuovi materiali, come il ferro, il vetro ed il cemento armato per fare alcuni esempi, e cambiano anche le varie tecniche costruttive e le tipologie edilizie.
Architettura e ingegneria, si fondono nella realizzazione di edifici complicati o semplici e funzionali, come per esempio ponti, viadotti, porti, stazioni ferroviarie o magari complessi industriali. Tutto questo cambiamento, è stato portato dalla rivoluzione industriale, che proprio nell’ Ottocento si diffonde in tutta Europa, e da origine all’ “architettura degli ingegneri”, che non costruiranno più solo chiese e palazzi come una volta, ma edifici e città sempre più funzionali, capaci di accontentare le esigenze di tutti quegli abitanti che si riversano sempre più numerosi nelle città industriali.
L’ uso del ferro e del vetro, si estende poi ad altri tipi di edifici, rivelando anche notevoli possibilità decorative oltre che strutturali. Esemplare è la biblioteca parigina di Sainte-Geneviève realizzata tra il 1843 e il 1850 (vedi sotto), progettata da Henri Labrouste (1801-1875), dove si possono notare archi e colonne realizzate in ferro, che rivestono una funzione molto bella e decorativa oltre che quella puramente strutturale.






Un altro esempio del grande uso del ferro in edifici realizzati nel secolo Ottocento, l’ ho abbiamo in Italia, infatti la famosa costruzione conosciuta come La Mole Antonelliana realizzata tra il 1863 e il 1880 (vedi sotto), fu costruita nella città di Torino da Alessandro Antonelli (1798-1888), su commissione della comunità ebraica. La Mole è costituita da un alta cupola appoggiata su una base di metallo e sormontata da una altissima guglia. Antonelli rinuncia agli ornamenti tradizionali, per mettere in evidenza la struttura della cupola, la quale grazie al ferro può raggiungere quella altezza vertiginosa che tutti ammiriamo ancora oggi.
Da questi esempi, possiamo capire, come già andando verso la fine dell’ Ottocento, l’ architettura inizia a privilegiare la funzionalità alla forma, la struttura alle decorazioni, anticipando soluzioni che verranno adottate diffusamente nel corso del Novecento.






Un saluto a tutti i Lettori

martedì 11 maggio 2010

Il sorriso della Gioconda di Leonardo – un fascino eterno che ammalia

Il sorriso della Gioconda mi ha sempre affascinato al punto quasi da stregarmi letteralmente. Mi sarebbe davvero piaciuto conoscere la modella o il modello visto che si è detto di tutto e di più anche che fosse un maschio un pò effemminato o un ermafrodito. Mah, onestamente non so chi abbia ragione tra tutti gli pseudo esperti di arte comunque per me resta soltanto una cara amica, una bellissima e importante donna, punto e basta.

Alcune volte camminando per le strade ho cercato di trovare, di incontrare quel particolare sorriso e quello sguardo che mi attrae, nelle persone o nei conoscenti che vedo passare velocemente sulle vie cittadine. Non vedo nulla anzi riesco soltanto a vedere dei pensieri frenetici e tanti problemi del tipo “cazz... oggi arriverò tardi al lavoro” oppure “perché quello stronzo non mi degna di uno sguardo?”, o ancora “cornuto! Mi stavi mettendo sotto con la macchina” e tanta roba simile.

Sembra che noi cittadini moderni abbiamo ormai perso gran parte della serenità che traspare da quel viso cinquecentesco.

del tuo sorriso hanno detto la qualunque. Che è un sorriso beffardo di chi ne sa più di noi o magari che è il sorriso di una donna pienamente appagata sessualmente. Altri hanno detto che non è neanche un sorriso ma una semplice smorfia quasi un ghigno beffardo di un viso contratto.

Mi piacerebbe scoprire i pensieri che sono stati imprigionati in quella piccola tavola di legno dal grande e geniale Maestro Leonardo. Dal genio che scriveva al contrario per nascondere i suoi studi, da colui che ha inventato e studiato di tutto mentre realizzava negli intermezzi del suo prezioso tempo uno dei più grandi capolavori della pittura artistica.

Chissà se mai un giorno potrò capirci qualcosa...

Nell'attesa se siete interessati ad avere una descrizione più completa della Gioconda di Leonardo potete cliccare e andare sul sito Arte semplice e poi.
Un saluto a tutti.

sabato 17 aprile 2010

Ammiriamo le opere d’ arte – Brevi consigli

Ammiriamo e analizziamo le opere dell'arte.
Ogni opera d’arte che sia un semplice disegno, un quadro, una scultura, un edificio architettonico o qualsiasi altro oggetto artistico ha il suo linguaggio caratteristico e quindi comporta da parte nostra che lo osserviamo un modo particolare di andarlo a “leggere”.
Per leggere questo articolo completo vi invito a cliccare sul nome sopra per andare sul sito Arte Semplice e poi dove troverete tanti altri miei articoli dedicati a questo stupendo mondo che erano sparsi per il web.

giovedì 1 aprile 2010

La Storia dell’ arte – Definiamola facendo quattro chiacchiere

La storia dell'arte è una disciplina che studia l'evoluzione delle espressioni artistiche, la costituzione e le variazioni delle forme, degli stili, dei concetti trasmessi attraverso le opere d'arte; uno studio accessorio, ma che comunque pare stabilmente affiancarsi all'indirizzo essenziale, riguarda gli autori delle opere, anche nelle forme di raggruppamento (volontario, auto costituito oppure riconosciuto ex post) come ad esempio i movimenti artistici.
La disciplina si occupa di tutte le forme artistiche, salvo distribuirsi in branche specialistiche, spesso fra loro interconnesse, che peculiarmente studiano le opere e gli autori, ad esempio ma non solo, della pittura, della scultura, dell'architettura, della musica, della letteratura e di tutte le altre.

Una disciplina giudiziosa
La storia dell'arte, idealmente una categoria della storia, vive però una sua particolare autonomia fra le discipline, a causa della specialità del suo oggetto che, a differenza di quanto avviene per altri studi, non può essere (se non superficialmente o semplicisticamente, ma impropriamente) ridotto ad una mera elencazione di fatti ed eventi, che sarebbe eventualmente di esigua utilità. La resa dei contesti, degli antefatti, delle condizioni "ambientali" dell'ambito di riferimento in cui un'opera è stata concepita e realizzata, è requisito fondamentale per condurre lo studioso alla sua comprensione ed è pertanto concetto nei fatti indiscusso che per una buona analisi dei percorsi artistici si debba rendere ragione delle circostanze.
La descrizione analitica del formarsi delle opere d'arte, e delle opere stesse, oltre alla capacità di lettura di elementi dell'ambito della sensazione e, sperabilmente, dell'emozione, richiede pertanto di affrontare tematiche di vasta portata (e di argomenti propri di altre scienze, oltre che spesso delle storie di altre arti), per le quali risulta opportuno disporre di una pre-conoscenza interdisciplinare che per contro alimenta un rischio di pregiudizio.
Tale rischio non è del resto agevolmente superabile quando, ad esempio nell' arte sacra, ci si trovi dinanzi ad opere che presuppongono non tanto e non solo una posizione dello studioso, ma anche una pre-supposizione di conoscenza (quando non di familiarità) col tema trattato dall'opera: la lettura del Crocefisso di Giotto, per dirne una, può essere sensibilmente differente quando svolta da uno studioso italiano e da un suo omologo che viene per esempio dall’ Oriente, e viceversa la lettura di una rappresentazione medievale del Buddha (di cui infatti non abbiamo prontezza nell'individuare un particolare autore) non offre nel mondo occidentale la stessa vividezza ed ampiezza di spunti di riflessione che porge invece a chi nella cultura di quella religione sia cresciuto. L'esempio di paradosso sintetizza comunque una costante obiezione mossa, a tutti i livelli, contro il corpus studiorum della storia dell'arte, potenzialmente e forse ineluttabilmente soggetta a condizionamenti culturali, contro il dettato di oggettività delle altre discipline.

Le critiche alla critica
Sempre labile si è rivelata la linea di confine fra il relato storico ed il commento critico, e ben più che per la storia, si segnala per questa disciplina invece un costante conflitto fra l'esigenza di una narrazione oggettiva e neutrale, come nel metodo scientifico tradizionale, e la difficoltà di rendere l'elaborazione e l'analisi senza far trapelare un convincimento dello studioso (artistico, filosofico, religioso, etico) che inevitabilmente finisce col costituire interpretazione e dunque si pone a rischio di partigianeria, comunque motivata. Va detto, però, che spesso la comprensibilità del messaggio artistico, intriso per sua costituzione di elementi afferenti a tematiche emozionali, è condizionata ad accostamenti di condivisione culturale (non sempre bastando l'apertura) e che dunque lo stesso lessico utilizzato per descrivere è spesso esso stesso indice di schieramento.
Nel tempo, quindi, la critica ha assunto un ruolo di cospicua infiltrazione (con la relativa influenza) nella narrazione storica, determinando, a detta di alcuni, i successi o l'oblio di talune opere e di taluni artisti; la circostanza ha una sua rilevanza non irrisoria dato il necessario riferimento materiale al finanziamento dell'arte, che abbisogna infatti quasi sempre (con poche eccezioni) di una disponibilità finanziaria di terzi (anche successivamente alla realizzazione dell'opera, in stretti termini di "vendibilità commerciale" della stessa) per potersi alimentare. La determinazione delle provvidenze per l'arte (mecenatismo) è infatti spesso storicamente dipesa dalle analisi degli storici dell'arte, assunti (taluno dice, assoldati) dai munifici "sponsor" che desiderano finanziare l'arte (ed investire in arte), pur non disponendo di capacità critiche personali.

Temi prevalenti
Per ragioni probabilmente da ricondursi ad un più antico e profondo sviluppo dello stesso concetto di arte, oltre che ad una numericamente più copiosa produzione, la storia dell'arte sino a tempi recenti si è occupata in prevalenza delle aree culturali del bacino del Mar Mediterraneo, sul quale si affacciano le regioni dell'arte classica e rinascimentale.
Con il sorgere del secondo millennio, allo studio dell'arte greca e di quella romana, di quella bizantina e di quella prodotta nell'area italiana e provenzale, si è estesa la considerazione alle produzioni delle aree dei Franchi e dei Sassoni, includendo quindi progressivamente porzioni sempre più estese di fonti del Vecchio Continente, di pari passo con lo sviluppo delle comunicazioni culturali fra gli stati europei, che consentivano di prendere scambievole nozione, ad esempio del contributo romanico e di quello gotico.
Il succedersi dell'Umanesimo e del Rinascimento italiano seguito dalla renaissance francese, riportò sulla penisola italiana e sul paese confinante il fuoco dell'attenzione. È questo, del resto, il periodo in cui la produzione artistica esplose di rigogliosa fioritura particolarmente nei campi della pittura, della scultura e dell'architettura, ed è dunque la fase in cui divenne parimenti necessario uno sviluppo organico dello studio, anche in ragione, non va nascosto, del crescente valore economico delle opere di quei campi.
In più, mutate condizioni culturali favorirono lo sviluppo di una sorta di ceto artistico, forse non organizzato in corporazione, ma comunque di sempre più solida importanza sociale, caratterizzato da un verso dalla pluralità di modi espressivi di ciascun autore (spesso capace, cioè, di dipingere come di scolpire, o di usare altre forme artistiche) e da un altro verso da una sempre più intensa comunicazione fra gli autori che, nella sfida competitiva come nella prova istrionica, davano prova costante di conoscenza tecnica e logica delle opere dei colleghi (e quindi compivano un vero e proprio studio dell'arte altrui). Il più noto fra coloro che si posero con consapevolezza scientifica dinanzi alla produzione dei colleghi fu certamente Giorgio Vasari, che con la sua opera "Vite degli Artisti", malgrado l'assenza del mero tentativo di evitare giudizi personalistici, introduce peraltro un canone (si potrebbe forse dire un canone artistico) nello studio storico che si riflette tuttora nello svolgimento dei temi di questa disciplina.
Se nel Seicento entrarono a far parte dello studio le "barocche forme del barocco" (intendendosi con questa nota locuzione l'innumerevole e ridondante quantità di differenziazioni produttive nei sempre più numerosi paesi in cui fu sviluppata, e mentre si consolidava l'importanza della produzione dei paesi dell'Europa settentrionale, con il riconoscimento dell'importanza dell'area fiamminga, il lussuoso Settecento aprì a nuove aree di studio, incrementate peraltro dallo sviluppo della musica e delle arti letterarie e teatrali.
Lo studio Ottocentesco si giovò dei progressi tecnici (anche delle altre scienze, ad esempio dell'archeologia) per approfondire l'indagine e di un diffuso crescente sentore di "necessità d'arte" per imporre l'importanza delle proprie elaborazioni, nel secolo che avrebbe celebrato la consacrazione delle "Belle Arti".
Il Novecento, con gli straordinari sviluppi delle modalità di comunicazione, ma anche (e forse per effetto di quelli) con la sua escalation di approfondimento culturale, di pari passo seguita dall'espansione fra le classi sociali della frequentazione dell'arte (e con la diffusione dell'arte popolare), creò le condizioni per una venuta a maturità della storia dell'arte, che oggi ricerca con indirizzo più strettamente scientifico di ristrutturare le proprie metodologie.
La storia dell'arte, contrariamente ad una tradizione peraltro più avvertita presso le culture anglosassoni che non presso quelle latine, non si limita (o forse non si limita più) all'indagine sulle arti figurative (e visive in genere), nonostante soprattutto in relazione ai secoli passati tale specialità costituisca una porzione ben rilevante dell'intera sua analisi.

Le origini dell’ Arte
È complicato tracciare un preciso quadro storico sulle origini dell'arte: essa risale, infatti, alle primitive figurazioni delle popolazioni che iniziarono a riporre nella rappresentazione simbolica una concettualità artistica probabilmente, all'inizio, con intenti didascalico-narrativi o, più verosimilmente, unicamente propiziatori.
Nel Paleolitico superiore si sviluppò l'usanza di ritrarre, tramite graffiti o dipinti, immagini legate alla vita quotidiana, prevalentemente scene di caccia ma anche momenti legati all'agricoltura ed alla religione. Il supporto era costituito dalle rocce degli interni delle grotte: grazie alla protezione dagli agenti atmosferici, molte di queste pitture (dette per l'appunto rupestri) sono giunte fino a noi.
In caso di esecuzione di graffiti, si utilizzavano rudimentali strumenti (prevalentemente in pietra), mentre per le pitture si mescolavano terre utilizzando come leganti sangue, grasso ed altre sostanze, successivamente stese con l'ausilio delle mani, di bastoni o di peli di animali.
L'arte preistorica, per la sua figurazione essenziale ed incisiva è stata fonte di ispirazione per molti artisti moderni, fra i quali Pablo Picasso.

Vorrei ringraziare tutti i ragazzi che hanno collaborato a questo articolo, che sono pezzi tratti da Wikipedia, e vorrei anche invitarvi a riflettere e a commentare, il punto che si è citato sopra, e cioè che la Storia dell’ arte, tante volte si basa su giudizi soggettivi e personali, anche se molto autorevoli, che possono non riflettere la “vera” storia e la verità, di un opera d’Arte, Voi cosa ne pensate?

Grazie a tutti i Lettori