L’ Urbanistica
Nel corso del secolo Ottocento, molte delle città europee verranno sconvolte e trasformate grazie anche a nuove scoperte sia nel campo dell’ edilizia che in quello dell’ architettura, che diventeranno da “semplici cittadine” quali erano, a vere e proprie Metropoli gigantesche grazie ai molti ampliamenti. Due esempi molto famosi di questi cambiamenti, sono sicuramente Londra e Parigi, due veri “giganti” del periodo, di cui i rinnovamenti urbanistici, erano spesso necessari, perché avevano un vertiginoso incremento della popolazione, che dalle campagne si spostava verso i centri abitati, richiamati spesso dalle nascite di grandi industrie e fabbriche, e da una forte economia sempre più in crescita.
Si inizia ad abbattere interi quartieri poveri, per lasciare spazio a nuove strade, e si inizia a erigere nuovi quartieri, o si ampliano quelli esistenti, che hanno le caratteristiche giuste per poter far vivere bene migliaia e migliaia di contadini, che vengono a vivere in città per lavorare in qualche fabbrica nuova, e lasciando i vari campi incolti.
Di solito i quartieri periferici, saranno adibiti ad abitazioni per operai, mentre tutte le classi dirigenti, verranno a risiedere al centro delle città, in case molto moderne per l’ epoca, magari con panorami sui lunghi viali o sulle piazze centrali.
A Parigi per esempio, vasti quartieri di origine medioevale, vengono letteralmente sventrati per permettere la realizzazione dei “Boulevard” (larghi viali), che ancora ai nostri giorni danno alla città un aspetto grandioso e monumentale.
Gli stili storici
Per quanto riguarda lo stile architettonico dei primi anni dell’ Ottocento, in quasi tutti i paesi europei lo stile dominante, è quello che si rifà all’ antichità classica e quindi al Neoclassicismo.
Intorno al 1830 l’ influsso medioevale, inizia ad affiancare quello classico. Il Romanticismo, infatti rivaluta il Medioevo, età in cui hanno avuto origine le nazioni europee (nascita delle lingue nazionali e della letteratura moderna).
Nel corso del secolo Ottocento, molte delle città europee verranno sconvolte e trasformate grazie anche a nuove scoperte sia nel campo dell’ edilizia che in quello dell’ architettura, che diventeranno da “semplici cittadine” quali erano, a vere e proprie Metropoli gigantesche grazie ai molti ampliamenti. Due esempi molto famosi di questi cambiamenti, sono sicuramente Londra e Parigi, due veri “giganti” del periodo, di cui i rinnovamenti urbanistici, erano spesso necessari, perché avevano un vertiginoso incremento della popolazione, che dalle campagne si spostava verso i centri abitati, richiamati spesso dalle nascite di grandi industrie e fabbriche, e da una forte economia sempre più in crescita.
Si inizia ad abbattere interi quartieri poveri, per lasciare spazio a nuove strade, e si inizia a erigere nuovi quartieri, o si ampliano quelli esistenti, che hanno le caratteristiche giuste per poter far vivere bene migliaia e migliaia di contadini, che vengono a vivere in città per lavorare in qualche fabbrica nuova, e lasciando i vari campi incolti.
Di solito i quartieri periferici, saranno adibiti ad abitazioni per operai, mentre tutte le classi dirigenti, verranno a risiedere al centro delle città, in case molto moderne per l’ epoca, magari con panorami sui lunghi viali o sulle piazze centrali.
A Parigi per esempio, vasti quartieri di origine medioevale, vengono letteralmente sventrati per permettere la realizzazione dei “Boulevard” (larghi viali), che ancora ai nostri giorni danno alla città un aspetto grandioso e monumentale.
Gli stili storici
Per quanto riguarda lo stile architettonico dei primi anni dell’ Ottocento, in quasi tutti i paesi europei lo stile dominante, è quello che si rifà all’ antichità classica e quindi al Neoclassicismo.
Intorno al 1830 l’ influsso medioevale, inizia ad affiancare quello classico. Il Romanticismo, infatti rivaluta il Medioevo, età in cui hanno avuto origine le nazioni europee (nascita delle lingue nazionali e della letteratura moderna).
L’ architettura romantica, recupera gli aspetti più caratteristici di quella medioevale, in particolare di quella Gotica. In Inghilterra infatti, si avrà origine allo stile “Gothic revival”, che poi si diffonderà in altri paesi dell’ Europa occidentale. Un esempio tipico di questo stile che si ispira al Gotico, è il Palazzo del Parlamento (vedi sotto) eretto a Londra, sulla riva del fiume Tamigi tra il 1840 e il 1870. come una grande Cattedrale Gotica, il Palazzo londinese, ha un evidente sviluppo verticale e presenta la tipica ornamentazione con guglie e pinnacoli, molto presenti nelle costruzioni gotiche.
L’ architettura degli Ingegneri
Oltre agli edifici che ripropongono gli stili del passato, come per esempio il Neoclassico ed il Neogotico, all’ inizio dell’ Ottocento l’ architettura si rinnova anche nel senso di utilizzo di nuovi materiali, come il ferro, il vetro ed il cemento armato per fare alcuni esempi, e cambiano anche le varie tecniche costruttive e le tipologie edilizie.
Architettura e ingegneria, si fondono nella realizzazione di edifici complicati o semplici e funzionali, come per esempio ponti, viadotti, porti, stazioni ferroviarie o magari complessi industriali. Tutto questo cambiamento, è stato portato dalla rivoluzione industriale, che proprio nell’ Ottocento si diffonde in tutta Europa, e da origine all’ “architettura degli ingegneri”, che non costruiranno più solo chiese e palazzi come una volta, ma edifici e città sempre più funzionali, capaci di accontentare le esigenze di tutti quegli abitanti che si riversano sempre più numerosi nelle città industriali.
L’ uso del ferro e del vetro, si estende poi ad altri tipi di edifici, rivelando anche notevoli possibilità decorative oltre che strutturali. Esemplare è la biblioteca parigina di Sainte-Geneviève realizzata tra il 1843 e il 1850 (vedi sotto), progettata da Henri Labrouste (1801-1875), dove si possono notare archi e colonne realizzate in ferro, che rivestono una funzione molto bella e decorativa oltre che quella puramente strutturale.
Oltre agli edifici che ripropongono gli stili del passato, come per esempio il Neoclassico ed il Neogotico, all’ inizio dell’ Ottocento l’ architettura si rinnova anche nel senso di utilizzo di nuovi materiali, come il ferro, il vetro ed il cemento armato per fare alcuni esempi, e cambiano anche le varie tecniche costruttive e le tipologie edilizie.
Architettura e ingegneria, si fondono nella realizzazione di edifici complicati o semplici e funzionali, come per esempio ponti, viadotti, porti, stazioni ferroviarie o magari complessi industriali. Tutto questo cambiamento, è stato portato dalla rivoluzione industriale, che proprio nell’ Ottocento si diffonde in tutta Europa, e da origine all’ “architettura degli ingegneri”, che non costruiranno più solo chiese e palazzi come una volta, ma edifici e città sempre più funzionali, capaci di accontentare le esigenze di tutti quegli abitanti che si riversano sempre più numerosi nelle città industriali.
L’ uso del ferro e del vetro, si estende poi ad altri tipi di edifici, rivelando anche notevoli possibilità decorative oltre che strutturali. Esemplare è la biblioteca parigina di Sainte-Geneviève realizzata tra il 1843 e il 1850 (vedi sotto), progettata da Henri Labrouste (1801-1875), dove si possono notare archi e colonne realizzate in ferro, che rivestono una funzione molto bella e decorativa oltre che quella puramente strutturale.
Un altro esempio del grande uso del ferro in edifici realizzati nel secolo Ottocento, l’ ho abbiamo in Italia, infatti la famosa costruzione conosciuta come La Mole Antonelliana realizzata tra il 1863 e il 1880 (vedi sotto), fu costruita nella città di Torino da Alessandro Antonelli (1798-1888), su commissione della comunità ebraica. La Mole è costituita da un alta cupola appoggiata su una base di metallo e sormontata da una altissima guglia. Antonelli rinuncia agli ornamenti tradizionali, per mettere in evidenza la struttura della cupola, la quale grazie al ferro può raggiungere quella altezza vertiginosa che tutti ammiriamo ancora oggi.
Da questi esempi, possiamo capire, come già andando verso la fine dell’ Ottocento, l’ architettura inizia a privilegiare la funzionalità alla forma, la struttura alle decorazioni, anticipando soluzioni che verranno adottate diffusamente nel corso del Novecento.
Da questi esempi, possiamo capire, come già andando verso la fine dell’ Ottocento, l’ architettura inizia a privilegiare la funzionalità alla forma, la struttura alle decorazioni, anticipando soluzioni che verranno adottate diffusamente nel corso del Novecento.
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