Articolo
della serie le mie grandi nostalgie del passato.
Il mio amico Arnold.
Che stupenda e mitica serie televisiva degli ormai lontani anni
Ottanta. Ebbene si, io faccio parte di quella numerosa schiera di
persone (perché siamo davvero numerosi) che rimpiangono con molta
nostalgia i mitici Anni Ottanta.
Anni in cui adolescenti e
giovanissimi, e con la nostra spensieratezza e la nostra gioia di
vivere, ci bastava pochissimo per renderci felici e stare bene (non
come ai giorni d'oggi). Ricordo le giornate passate davanti alla TV
per vedere alcune delle Serie televisive che provenivano
dall'America. Alcune di queste Serie oggi, sono diventate un vero
“Cult” come per esempio I Robinson o Il mio amico
Arnold tanto per citarne qualcuna. Penso che siamo in molti e vi
sfido a dire il contrario, a ricordarci il silenzio in salotto o
attorno ad una tavola, mentre tutta la famiglia aspettava di vedere
sul piccolo schermo le stupende e rotonde guanciotte color cioccolato
del protagonista Arnold (vedi sopra), della serie Il mio amico Arnold
(titolo in italiano). Non si può negare quante volte abbiamo pensato
di pizzicarle, di strizzarle e di accarezzarle con tanta simpatia
quelle guance rotonde, che appartenevano ad un piccolo e
simpaticissimo attore di nome Gary Coleman, purtroppo scomparso dopo
una disgrazia quando aveva poco più di 40 anni.
La serie televisiva di
Arnold, è stata prodotta in America dalla Tandem Productions tra il
1978 e il 1986 (ben 8 Stagioni). Ebbe subito un grandissimo successo
e nel 1980 arrivò anche sui teleschermi italiani, per la gioia di
tutte le famiglie e di noi giovanissimi. Per i pochi che non la
conoscono, Il mio amico Arnold, tratta la storia di due fratellini
afroamericani molto poveri che provenivano da Harlem un quartiere
povero e pieno di gente di colore. Loro sono Arnold (interpretato da
Gary Coleman) di anni 8 e il vero protagonista della serie e il
fratello maggiore Willis (interpretato da Todd Bridges) di anni 13,
che a seguito della morte prima del padre e poi della madre, vengono
adottati con grande affetto da un ricco uomo di affari di razza
bianca, Philip Drummond (interpretato da Conrad Bain) che era anche
il datore di lavoro della madre dei due fratellini. Questa adozione
avviene anche a seguito di una promessa fatta dall'uomo alla madre in
punto di morte. Quindi abbiamo una simpaticissima e moderna Famiglia
molto varia (tre bianchi e due afroamericani), infatti Philip vive
con sua figlia Kimberly (interpretata da Dana Plato) e una simpatica
governante in un lussuoso superattico che si trova in una delle zone
più ricche di Manhattan negli Stati Uniti. Nei vari episodi, quindi
si assiste ad ogni genere di avventure e pasticci che coinvolge quasi
sempre il piccolo Arnold e il resto della sua famiglia. Attraverso le
numerose stagioni della serie, sono riuscito a conoscere e vedere
Arnold nelle sue fasi di crescita sia naturali che artistiche insieme
agli altri attori del cast, al punto tale che li consideravo quasi
come dei veri amici e dei veri compagni.
In tutte le puntate grazie
alla bravura degli attori, troviamo comicità e grande divertimento,
ma una cosa in più mi ha fatto amare il tutto. In ogni puntata c'è
sempre un messaggio morale, un esempio positivo da prendere o una
piccola lezione di vita che rendeva tutto più interessante,
specialmente per noi giovani di allora. Tutto questo secondo me, ha
aiutato e ha fatto riflettere molti giovani, tra cui mi inserisco
anche io con molto piacere. Infatti tra i componenti della Famiglia
Drummond, oltre alle gag e le battute divertenti di Arnold, fatte con
le sue espressioni mitiche, come quella più famosa: <> capitavano
anche problemi più grossi e seri, come potevano essere quelli del
razzismo, la droga o magari la pedofilia. Questi importanti problemi,
venivano rappresentati nella serie molto bene, senza dare un senso di
fastidio a chi guardava, e sempre i componenti della famiglia, tra
cui spesso il padre in qualità di “capofamiglia” e responsabile,
trovavano la giusta soluzione per risolvere il tutto nel migliore dei
modi e trasmettendoci a noi che guardavamo tranquillità e il senso
del giusto vivere.
Insomma
trovo davvero Il mio amico Arnold una delle serie televisive più
divertenti e mitiche di sempre, e quindi merita un angolino nel mio
cuore. Voi che ne dite, siete d'accordo con me?
Un
saluto.
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