Ieri ho seguito in TV la vicenda di un ragazzo italiano (Paolo è il nome che ho inventato per l'occasione) che, era andato in una trasmissione per denunciare una brutta vicenda capitatagli. premesso che potrebbe essere chiunque il prossimo, vi racconto brevemente la storia. Paolo si trovava alloggiato in un bellissimo Albergo italiano, come turista, quando si accorge che gli era sparita la sua carta d'identità. Fa la consueta denuncia presso un posto di Polizia, e quindi si sente al sicuro e a posto con la legge. devo dire che Paolo, è un ragazzo normalissimo, un buon lavoratore, che riesce anche a mettere un po' di soldi da parte, infatti ha un conto presso Poste italiane, con tanto di Bancomat e account online, che ogni tanto usa per controllare i vari pagamenti e movimenti. dopo un certo periodo, viene chiamato da Poste italiane, perché hanno dei dubbi su certi movimenti di soldi. Paolo si reca negli Uffici e scopre che il suo conto era stato prosciugato e addirittura mandato in rosso di 20.000 euro. viene anche dichiarato insolvente, nel senso di "cattivo cliente", quindi pignorato, e non potrà più chiedere un semplice prestito, neanche di 1000 euro ovunque, Banche o Poste che siano. Paolo cerca di capirci qualcosa, e scopre che il famoso "ladro" di carta d'identità, era riuscito ad aprire un altro conto in un altra città a nome suo, grazie al documento rubato. scopre anche che in alcuni giorni, quando dal suo "vero" conto vengono prelevati delle somme, ad esempio 5.000 euro, nel conto "falso" del ladro, come per magia, viene depositata la stessa precisa somma, e così via, fino alla fine dei soldi. Paolo scopre anche dai documenti che ha visto delle ricevute, che la sua firma era molto diversa dalla firma messa dal ladro, e già questo doveva far sospettare, ma gli addetti ai lavori, affermano che i loro computer, avevano dato il "semaforo verde", nel senso che per loro il movimento di soldi era in "regola". Pensate cosa abbia potuto passare questo ragazzo, specie a livello psichico, derubato, passato per un buono a nulla e pieno di debiti e denunce. Quasi quasi, io mi sento un "fortunato", visto che non tengo un centesimo che sia un centesimo, perché non ho un lavoro purtroppo, e quindi non posso aprirmi neanche un conto. Mi fanno proprio pena quei ladri che volessero fregarmi il "documento" o i miei dati personali per fregarmi dei soldi. Ben venga tutta la tecnologia moderna, Internet, le password, i codici segreti, le chiavi cifrate etc. ma poi alcune volte sembra che si va in Tilt, e succedono i guai seri. Ormai le rapine non si fanno più con passamontagna e mitra, questa gente fa i "colpi" con computer e software, perché si adeguano ai tempi. Quindi non pensate più tecnologia uguale a più sicurezza, perché non è così. Ormai siamo nell'era "globale", dove i nostri dati personali girano di mano in mano, da sito in sito, come se fossero a volte denaro sonante. Non sappiamo mai che fine fanno i nostri dati, e in che mani finiscono. I furti di identità ormai sono in aumento ogni giorno, quindi il mio consiglio è quello di stare attenti davvero, e non date spesso i vostri dati, specie a siti che non conoscete bene, ma soprattutto controllate dove avete lasciato la vostra "carta d'identità".
Alla prossima
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